Aumento della Produttività, Attrazione di nuovi Talenti e Contrasto delle dimissioni volontarie: fenomeni quanto mai attuali e su cui le imprese dovranno farsi trovare pronte.
La ben nota enciclopedia Treccani definisce l’azienda come un organismo economico composto di persone e di beni rivolti al raggiungimento di uno scopo determinato. Un’azienda è fatta di persone. Questo è un elemento cardine e su cui puntare fortemente l’accento.
Proprio in questi giorni infatti si parla molto di un tema fino a poco fa quasi sconosciuto nel mondo del lavoro, soprattutto in Italia: la c.d. “Great resignation”. La grande “rassegnazione”, è un’ondata senza precedenti di dimissioni volontarie dal lavoro: soltanto in USA si parla di numeri importanti, 25 milioni di dimissioni volontarie negli ultimi sei mesi del 2021, 4,5 solo a novembre 2021.
Il fenomeno sembra essere giunto anche in Italia: basti pensare che nel secondo trimestre del 2021 c’è stato un incremento di dimissioni dell’85%. Un paradigma dei tempi che ormai non ci sono più e su cui le aziende devono iniziare a riflettere molto seriamente.
Come già sottolineato, l’azienda è fatta di persone. Persone (dipendenti o collaboratori) che, oltre alla retribuzione ed ai benefits, oggi quando si tratta di scegliere un’azienda in cui lavorare sono particolarmente attenti diversi fattori: dal cosiddetto “work life balance”, ossia la sostenibilità del lavoro e della vita privata, ad un’atmosfera di lavoro piacevole, di crescita e confronto, fino ad una maggiore flessibilità in termini di utilizzo dello smart-working.
Un lavoratore scontento e non motivato è un lavoratore poco produttivo: un assioma certificato e sui cui riflettere con molta attenzione. Pertanto le imprese italiane, per poter essere tanto attrattive quanto produttive, si trovano di fronte a questo nuovo fenomeno, accentuatosi con la digital transformation e la pandemia, che oggi come non mai dovrà essere studiato, compreso e affrontato.
Ma quali strumenti oggi l’azienda ha disposizione? Sembra una risposta intuitiva e banale, ma un aiuto concreto, rapido ed efficace per contrastare questo fenomeno può essere dato proprio dal Marketing.
Un Marketing che si è evoluto nel tempo e che oggi non deve essere più rivolto solo verso l’esterno parlando ai consumatori (B2C -“business-to-consumer) o alle altre aziende (B2B – “business-to-business) ma ha l’obbligo di volgere il proprio sguardo verso l’interno, comunicando in primo luogo ai dipendenti delle aziende (B2E – Business-to-employee).
Noi di Involucra supportiamo da anni i nostri clienti a (ri)creare una cultura aziendale attraverso il rafforzamento del legame tra l’azienda, il Management ed i lavoratori, siano essi dipendenti o collaboratori, con l’obiettivo di rafforzare i valori condivisi e aumentare la sinergia di tutti questi attori.
Crediamo fortemente che un’attività di Rebranding, per esempio, debba sempre essere pensata e progettata dall’interno e coinvolgendo i dipendenti dell’azienda, per poi rivolgersi verso l’esterno, permeata così da spunti originali, interessanti e di enorme impatto, perché nati dalla condivisione di quelle persone che, l’azienda, la compongono.
Le strategie di Marketing interno per i dipendenti che si possono utilizzare sono molteplici: dalla condivisione di progetti tra business units all’organizzazione di eventi aziendali ad hoc, dalle comunicazioni interne alla riorganizzazione di una intranet aziendale, dalla consulenza rivolta al Top Management ed all’ufficio HR interno per gestire al meglio le relazioni interne fino al supporto di strumenti digitali per aumentare la user experience dei lavoratori. Tutte queste strategie hanno un grande obiettivo in comune: ottenere la maggior retention aziendale possibile.
Un esempio concreto? Per mesi abbiamo lavorato fianco a fianco dell’Amministratore Delegato e dei manager di area di un’importante struttura sanitaria del panorama torinese. La finalità era fissare gli obiettivi di un evento che avrebbe dato il via al futuro dell’azienda, nel mezzo di una forte crescita basata però sui valori fondativi. Un momento di fondamentale importanza che sarebbe servito per riunire équipe e medici all’interno di un unico spazio di condivisione, comunicare i progetti elaborati insieme per il domani dell’azienda e ringraziare tutti i soggetti coinvolti per gli sforzi fatti.
Ogni contenuto, ogni foto, ogni video, ogni infografica o presentazione è stato quindi progettato con in mente un fine specifico: stimolare il senso di appartenenza e aumentare di conseguenza la fedeltà dei medici, professionisti autonomi che collaborano simultaneamente a più strutture e molto contesi sul mercato del lavoro sanitario.
In altre parole, l’azienda era alla ricerca di una maggiore loyalty e di un engagement mai raggiunto prima attraverso la condivisione di ambizioni, sogni e obiettivi di tutti i professionisti coinvolti. Inutile dirvi che il risultato è stato straordinario: a seguito dell’evento, divenuto poi un appuntamento annuale, la struttura è riuscita tanto ad aumentare il lavoro di squadra quanto la fedeltà dei medici, attraendo allo stesso tempo nuovi talenti.
Alla luce di un’esperienza come quella appena descritta, con il tempo ci siamo poi resi conto che il modo più corretto per gestire al meglio queste complessità, rispetto agli standard dell’agenzia tradizionale, doveva essere completamente ribaltato. Abbiamo compreso che lavorare fianco a fianco delle varie unità interne dell’azienda (Management, HR, Marketing, ecc.) diventando parte integrante dei loro team, con il proposito di aiutarle a raggiungere obiettivi e risultati concreti, avrebbe creato un engagement unico di tutti i soggetti coinvolti.
Questo strumento, che oggi prende il nome di Rent Marketing, è quello più utilizzato dai nostri clienti perché permette una collaborazione win-win che parte proprio dalle basi e si espande naturalmente in progetti innovativi di marketing tanto a livello di B2B, che B2C e B2E. Il tema verrà approfondito con altre case history prossimamente ma ci teniamo a concludere questo articolo con una frase che pensiamo possa riassumere i diversi concetti emersi e che speriamo possa essere fonte di ispirazione:
“Un’organizzazione adulta è quella in cui le persone hanno le conoscenze, le capacità, il desiderio e l’opportunità di avere successo a livello personale in un modo che porta al successo di tutta l’organizzazione”. (cit. Stephen R. Covey)
Marco Brunitto
(Corporate communication manager)